Frattamaggiore: Cinque consiglieri chiedono lumi su “presunti illeciti”, ma Sindaco e Polizia Municipale avevano già chiuso il caso Il sindaco, in silenzio e senza effetto mediatico, aveva già fatto osservare la legge.

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di Gennaro D’Andrea

Tanto tuonò che piovve. Gli antichi detti, come sovente accade, non sbagliano mai. Già dalle prime ore seguite all’approvazione della previsione di bilancio, durante l’ultima seduta di consiglio comunale tenutasi lo scorso 28 marzo, si erano percepite nettamente le fibrillazioni in seno all’amministrazione.

Una amministrazione, giusto ricordarlo, mantenuta negli ultimi 5 anni, solida e produttiva, grazie dalla gran pazienza di un sindaco impegnato su più fronti. Uno dei tanti, quello di mantenere i giusti equilibri, valorizzando la responsabilità e il buon senso di chi lo ha seguito in determinate scelte. Anche quelle più impopolari ma necessarie per la città.

In queste ultime ore Frattamaggiore, dopo nove anni di amministrazione Del Prete, sembra essere di colpo finita “sotto osservazione”.

Scoop giornalistici (o presunti tali) e proclamazioni dai toni belligeranti da parte di chi, per nove anni, ha svolto senza infamia e senza lode (soprattutto senza lode), una misurata opposizione. Compresa quella “dentro; In mezzo e fuori dal PD”, a seconda dei momenti e delle strategie consigliate dalla contingenza.

Ultimissima, presumiamo, visto il clima, solo in ordine di tempo, è la levata di scudi che si apprende questa mattina dalle pagine della “Più Che Attenta” stampa locale, che pubblica un protocollo datato 2 aprile a firma di cinque consiglieri (Giuseppe D’Ambrosio; Francesco Russo; Nello Rossi; Raffaele Parolisi e Luigi Vitale).

Lettera che ha in oggetto

“RICHIESTA CONTROLLI GESTIONE PRIVATA DI CHIOSCO IN VILLETTA VIA VITTORIO EMANUELE FRONTE SCUOLA GUGLIELMO MARCONI.

Nella missiva è indirizzata al segretario generale, ai consiglieri comunali tutti, ai dirigenti di secondo, terzo, quarto e quinto settore si chiedono chiarimenti in merito alla c

La lettera è indirizzata al segretario generale, ai consiglieri comunali tutti, ai dirigenti di secondo, terzo, quarto e quinto settore dove si chiedono chiarimenti e informazioni in merito ai canoni corrisposti al Comune; Alle utenze e ai titoli edilizi. (Di seguito copia della missiva)

Tempesta in un bicchier d’acqua, o se volete, un polverone inutile creato probabilmentead arte e finalizzato a ben altri obiettivi, visto che dagli atti ci risulta una ordinanza dello stesso sindaco Marco Antonio Del Prete che, appena informato da cittadini (reali questa volta), ha immediatamente allertato il comando della Polizia Municipale invitandoli a tempestivi controlli.

Controlli che hanno portato alla luce diverse irregolarità, fra cui, come ci conferma lo stesso sindaco questa mattina, il furto di corrente elettrica. E’ stato accertato infatti, che l’attività di somministrazione di alimenti e bevande era abusivamente e pericolosamente allacciata alla rete dell’illuminazione pubblica. Fatti regolarmente e tempestivamente denunciati con la conseguente chiusura immediata dell’attività commerciale. Caso chiuso.

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