Sembra tingersi sempre più di giallo il caso che vede coinvolta la Polizia Municipale di Frattamaggiore e, a vario titolo, diversi componenti, dell’amministrazione comunale.
I fatti risalenti al 12 aprile di cui riportammo già notizia due giorni dopo, (vedi articolo del 14/4), e sui quali ritornammo a seguito della relazione firmata e protocollata dagli agenti della Polizia Municipale l’8 maggio, e di cui ne riportammo il contenuto. (vedi articolo del 10/5) stanno assumendo in queste ultime ore i contorni di un vero e proprio giallo.
Dopo il clamore suscitato anche dalla nota ANSA che riportava le parole dell’On. Carmela Rescigno, Presidente della Commissione Anticamorra, e a cui hanno fatto seguito le dichiarazioni dell’ex assessore regionale Marcello Taglialatela e dell’ex consigliere regionale Pietro Diodato, a Frattamaggiore un assordante silenzio sembrava essere calato sulla città in merito al caso.
Abbiamo cercato quindi di chiedere lumi alla politica, in merito alla preoccupante vicenda.
Questa la dichiarazione rilasciataci da Carla Ambrico, consigliera comunale di LiberiAmo Fratta, unico gruppo consiliare ad aver affidato in merito alla questione, un comunicato stampa attraverso i social:
Il silenzio è calato sull’episodio, ma non da parte nostra. La vicenda relazionata dagli stessi agenti della Polizia Municipale si riferisce a comportamenti che, se confermati, rappresentano una grave ingerenza nell’operato della Polizia Municipale e un preoccupante segnale di scarsa considerazione per le regole e le istituzioni.
Come gruppo riteniamo fondamentale che venga garantita l’autonomia e l’imparzialità delle forze di polizia locale nello svolgimento delle proprie funzioni, senza pressioni o interferenze da parte di esponenti politici o amministrativi.
Pertanto, speriamo che anche il primo cittadino abbia informato le autorità preposte ad intervenire affinché siano accertati i fatti e adottate le misure necessarie per tutelare la legalità e il corretto funzionamento delle istituzioni nel nostro Comune.
Il consigliere Giovanni Pezzullo, altra autorevole voce in seno al consiglio comunale e fratello dell’agente Lina Pezzullo, anch’essa firmataria della relazione di servizio, raggiunto al telefono, ci comunicava che, della vicenda, nulla o quasi era a sua conoscenza se non quello che aveva appreso dalla stampa.
Non demordiamo. Molti i telefoni che hanno squillato a vuoto ieri sera, ma la cosa non ci ha scoraggiato. Caparbiamente, e con il cipiglio di chi non vuole proprio farsi i c…i propri, cerchiamo, di saperne di più, intrufolarci anche a tarda sera, nella vita dei nostri amministratori utilizzando finanche la messaggistica whatsapp.
Messaggistica con la quale abbiamo raggiunto anche il primo cittadino Marco Antonio Del Prete che, ci risponde celermente: “Ho chiesto ufficialmente relazione in merito, al comandante ed al dirigente. Il comandante ha chiesto a sua volta relazione agli agenti interessati. Appena ci saranno notizie certe (carta canta), ne riparleremo”.
Per un attimo trasecoliamo. Possibile che di quella relazione protocollata l’8 di maggio, ne siamo a conoscenza solo noi? Parliamo ovviamente della relazione firmata dagli agenti Giancarlo Grimaldi; Lina Pezzullo e Francesco Tartaglione.
Conoscendo le qualità del comandante Francesco Romano, siamo sicuri che avrà certamente provveduto a denunciare alla Procura della Repubblica (CNNR) i fatti riferiti alle minacce riportate nella relazione dai suoi agenti. E quindi, assodato che la diatriba, come sembra, finirà in Tribunale, e del cui giudizio leggeranno, (forse), i nostri nipoti, della stessa, a questo punto, poco importa, se non ai leoni da tastiera pronti ad affrontarsi su facebook.
Le domande che invece ci poniamo e che si pone adesso la cittadinanza sono adesso ben altre.
Quando il Comandante Romano ha dato ordine di effettuare il controllo al mercato, alle 06,00 del mattino di sabato 12 aprile (l’ordine, ricordiamocelo, lo dà il comandante), e una volta accertate irregolarità, come sembra ad esempio, la mancanza di requisiti di taluni ambulanti che occupavano spazi destinati ad altri; L’assenza di presidi igienico sanitari e antincendio; L’accertamento dei reiterati mancati versamenti per l’occupazione del suolo, come da regolamento, perché ha dato il via libera al normale svolgimento delle attività commerciali?
E ancora. Sono state ripristinate le misure igienico sanitarie, quelle antincendio indispensabili per il corretto e sicuro svolgimento delle attività commerciali mercatali sull’area antistante lo stadio Ianniello?
Gli spazi adibiti alla sosta per le attività commerciali sono stati riassegnati ai legittimi assegnatari?
Sono state sanate le posizioni debitorie di chi non era in regola con i pagamenti?
In quali condizioni, in materia di sicurezza, legalità e regolarità amministrativa sono stati svolti e si svolgeranno d’ora in avanti le attività mercatali sull’area?
E cosa più importante: Che fine ha fatto la seconda relazione riferita ai controlli? Ovvero quella dove sarebbero state elencate nel dettaglio tutte le irregolarità riscontrate?
In attesa di conoscere le risposte di cui sopra, e null’altro potendo se non quello di cercare di svolgere al meglio il nostro lavoro di umili artigiani dell’informazione, rimandiamo il lettore alla prossima puntata.
