Oramai in città non si parla d’altro. Il modo in cui vengono nominati gli scrutinatori per le consultazioni politiche, siano esse tornate elettorali o referendum, poco importa. Fondamentale sembra essere in maniera assoluta il sistema clientelare se non addirittura familistico.
Mai nessuna amministrazione ha inteso affrontare la tematica in maniera seria e trasparente, per cui, puntualmente, ad ogni consultazione di voto popolare le polemiche la fanno da padrona. Polemiche ampliate da quella cassa di risonanza che sono oramai diventati i social.
Qualche giorno fa, sul sito istituzionale del Comune di Frattamaggiore è stata pubblicata nell’apposita sezione, la lista degli scrutinatori scelti per le operazioni del voto referendario che si terrà il prossimo 8 e 9 giugno.
Ebbene, per l’ennesima volta, in mancanza di un regolamento trasparente, mai realmente voluto dagli addetti ai lavori, eccezion fatta per il gruppo consiliare di Liberiamo Fratta (Carla Ambrico e Angelica Argentiere) che nel lontano 19 maggio 2022, con la nota protocollata col numero 10745, indirizzata al Sindaco Dott. Marco Antonio Del Prete; Al Segretario Generale Dott. Pietro Dragone e alla presidente della CEC Dott.ssa Fabiana Amatucci, chiedeva di procedere alla nomina degli scrutinatori attraverso il sorteggio degli iscritti allegando perfino un codice etico.

Codice etico del quale, vista la situazione ad oggi, presumiamo, nessuno abbia mai preso in considerazione o addirittura mai compreso, visto che il termine “etica”, all’ombra della Canapina, sembra essersene persa anche la memoria.
Morale: In mancanza di un regolamento trasparente e di assenza totale di etica, ad ogni consigliere comunale è stata data facoltà di nominare quattro scrutinatori. Lasciamo all’immaginazione del lettore come siano state fatte dette nomine.
Un caso che ha subito scatenato la “caccia al parente”. Qualcuno sembra essersi recato addirittura all’ufficio anagrafe per controllare i gradi di parentela fra i nominati e i consiglieri comunali, mentre sui social ricomincia il gioco dello ”J’accuse”.
Restiamo comunque ottimisti per il futuro. Un ottimismo ispirato da uno scritto in merito alla questione “scrutinatori”. E’ quello di una insegnante che risponde ad un nostro quesito.
Scrive: “Quello che insegno ai miei alunni? Perseguire l’onestà nella giungla dell’illegalità è difficile, ma ripaga sempre, specie di fronte allo specchio ogni mattina. Mai rinunciare all’esercizio dell’intelligenza e all’idea di un cambiamento possibile”.
