Ci sono libri che si leggono, e poi ci sono libri che si vivono. Ti lascio il mondo, opera prima di Ciro Campana, è una di quelle letture che non si dimenticano, che ti si attaccano addosso come il profumo delle cose vere, sincere, profonde.

Pubblicato su Amazon a fine giugno, in pochi giorni ha scalato la classifica fino a diventare il best seller nella categoria Racconti.

Un successo folgorante, nato senza clamore e cresciuto grazie al passaparola di chi, pagina dopo pagina, ha trovato in quelle parole una carezza, un pugno allo stomaco, un abbraccio. La storia, narrata con delicatezza e forza disarmante, è quella di un padre malato terminale che decide di lasciare al figlio piccolo un’eredità speciale: una serie di lettere, una per ogni momento importante della sua futura vita.

Lettere che accompagneranno il bambino nel tempo, come fari nella notte, come un filo che continua a legare i due anche oltre l’addio. Il tono è intimo, poetico, struggente, ma mai disperato. Ti lascio il mondo è un atto d’amore, una dichiarazione di speranza, una riflessione sull’essere genitori, sul senso della vita, sul futuro che consegniamo ai nostri figli. È un romanzo che parla di assenza, ma è colmo di presenza. Che parla della fine, ma è un inno a tutto ciò che vale la pena vivere.

Ciro Campana, alla sua prima pubblicazione, dimostra una sorprendente maturità narrativa. La sua scrittura è limpida, evocativa, piena di immagini e metafore che arrivano dritte al cuore. Si sente, riga dopo riga, che questo libro nasce da un’urgenza vera, da un bisogno profondo di dire, di lasciare qualcosa.

La presentazione ufficiale è prevista per il 1° settembre, ma il libro ha già cominciato il suo viaggio, e lo sta facendo con passo sicuro, guidato dall’emozione e dal consenso dei lettori. Un esordio che ha tutto il sapore di una promessa mantenuta: quella di uno scrittore che ha qualcosa da dire, e lo fa con autenticità e coraggio.

Ti lascio il mondo non è solo un libro. È un dono. E chi lo legge, questo dono, lo sente tutto.