No cari “Signori”, con me non attacca. Ergo, cercherò di rispondere alle vostre piccate deduzioni esternate nei vostri post.
Andiamo per ordine: Al consigliere comunale di Afragola Antonio Iazzetta al quale appare “strano” rispondere “ad un giornale”, faccio presente, giusto per rimarcare gli evidenti differenti metodi, che nel momento in cui, al sottoscritto viene posto un quesito, poco me ne cala se chi lo pone è un politico, un giornalista, un colonnello della Guardia di Finanza o un magistrato. Rispondo e basta. Senza discernere valutazioni sull’opportunità di cambiare risposta o tenore di questa.
Ma forse, il problema è quello che il comprensorio, Lei compreso, è abituato ad un atro tipo di giornalismo. Ma su questo vorrei stendere pietoso velo.
E adesso, archiviato il metodo, cercherò di entrare nel merito della questione in oggetto, ovvero, l’improvvisa chiusura del reparto ortopedia dell’ospedale San Giovanni di Dio di Frattamaggiore. Caso di cui ci occupammo fin da subito, con articoli sul web e soprattutto riportammo la notizia, con dovizia di particolari , sul nostro quindicinale cartaceo. Precisamente sul n. 2 del 31/01/25 e sul n. 3 del 15/02/25 scaricabili in formato PDF dal nostro sito, sempre che qualcuno si voglia realmente informare con un minimo di serietà. Per la serie: Carta canta e villan dorme.
Ci chiede per quale motivo non eravamo lì a raccontare la protesta? Perché dopo trent’anni di esperienza ci viene naturale distinguere quali sono le iniziative concrete ed efficaci da quelle meramente propagandistiche e strumentali. Quella in oggetto lo è. E se avrà la pazienza di seguirmi, tenterò di spiegarglielo dati alla mano.
Lo scorso giugno il direttore generale Mario Iervolino, prima di essere “promosso” alla Vanvitelli aveva già bandito un concorso per l’assunzione di 6 nuovi medici, indispensabili per poter vedere riaperto il reparto di ortopedia dell’ospedale di Frattamaggiore. Nel frattempo, l’ex dirigente sanitaria, la dottoressa Monica Vanni i cui rapporti con Iervolino non furono mai idilliaci, è stata nominata nuovo direttore generale dell’Asl NA 2, ma le mansioni del suo nuovo incarico, per motivi meramente burocratici, saranno operative solo dal prossimo 9 agosto.
A decorrere da tale data, La informiamo che è già stato programmato il ritorno in ortopedia del dottor Fabrizio Fusco.
In sintesi, le motivazioni della chiusura del reparto sono da attribuire alla effettiva carenza di personale medico in quanto strutture come quella di Frattamaggiore, risultano poco attrattive rispetto ad ospedali come il Cardarelli, il Policlinico, il Monaldi ecc., soprattutto per chi ambisce ad una sostanziale crescita professionale. A questo, si aggiunge una legge detta “del mercato” che vede sempre più crescere la sanità privata (che offre possibilità di guadagno decisamente più allettanti), rispetto ad una sanità pubblica che dovrebbe rivedere i contratti aumentando i salari. E su questo credo nessuno possa obiettare.
Vede, la mia domanda provocatoria “Chi avete votato?” era per ricordare, che la Regione Campania che ha la gestione della sanità, è governata dalla sinistra dove il Partito Democratico è “azionista” di maggioranza. E nella foto del post, credo di averne individuati più di uno di esponenti del PD o comunque di quella sinistra che governa la regione.
Non crede che sia alquanto discutibile manipolare una legittima protesta contro un sistema di cui se ne fa parte?
Cordialmente Vostro
Antonio Mattia
direttore del Corriere delle Città


