La replica dell’assessora Legnante al nostro articolo del 13 agosto, “L’assessora legge poco e scrive male. E il consigliere razzola malissimo”, non si è fatta attendere. Risponde piccata, sempre via social, con tanto di indirizzamento diretto “al giornalista”. Ma ci sta. A beneficio del lettore e per meglio comprendere le dinamiche della diatriba, riportiamo sintetica crono storia.
Sul numero 15 del nostro cartaceo, distribuito il 9 agosto scorso, appariva l’articolo “Scandali a Go Go ma le Procure non intervengono”, articolo dove paragoniamo una sorta di “muro di gomma”, l’inquietante silenzio da parte delle istituzioni e della amministrazione intorno ad inquietanti casi, al clima omertoso che rese tristemente nota Corleone negli anni 70.
Tale paragone ha suscitato l’indignata reazione del consigliere comunale Giovanni Pezzullo il quale reagisce scrivendo testualmente (sempre sui social)
“Difendo la città da paragoni infondati”.
Segue il più classico dei “pippotti” sul passato, i personaggi illustri e una cultura frattese oramai smarrita da decenni nel dimenticatoio della storia. Quasi come se i nomi di illustri frattesi del secolo scorso, e ancora prima, potessero esercitare una sorta di garanzia morale sull’attuale amministrazione e su quelle che l’hanno preceduta.
All’indignazione del consigliere, arriva a stretto giro, anche quella della sua assessora di riferimento, “Anto Pupa Legnante” con uno scritto, che per carità cristiana, non commentiamo, lasciando le considerazioni al lettore e agli elettori, per la serie:
“Un bel tacer non fu mai scritto!”

Orbene, premesso che non siamo avvezzi alle diatribe, soprattutto se queste tendono a portate il confronto sul piano personale, ci piacerebbe ricondurre l’importante questione sui giusti canali, ovvero, quelli d’interesse pubblico, e quindi ci soffermeremo solo sugli aspetti politici ed amministrativi reali. L’assessora scrive testualmente:
“Quando mi sono avvicinata alla politica, l’ho fatto in punta di piedi, con umiltà”!
E su questo, nessun dubbio avrebbe potuto farci sospettare. Prosegue – Ho ricevuto un numero di voti soddisfacente e ho accettato con senso di responsabilità uno degli incarichi più complessi: l’Assessorato all’Urbanistica!
Beh, 180 voti, specie se in determinate condizioni, non sono effettivamente un cattivo risultato, ma “accettare” un incarico come l’assessorato all’urbanistica, in una città come Frattamaggiore, riteniamo sia stato un pochettino azzardato da parte Sua, prima ancora per chi glielo ha affidato tale incarico. Questo lo scriviamo a ragion veduta, considerato il “lavoro” svolto in quasi tre anni (dal 23/03/2023) su quella poltrona.
28 mesi di assessorato. Sulla carta 644 giorni lavorativi hanno prodotto 177 deliberazioni di giunta alle quali vanno aggiunte 13 sedute di Consiglio Comunale (senza contare eventuali assenze), hanno prodotto un esborso da parte dell’amministrazione di ben 52.163 euro. Una spesa riferita solo allo stipendio della Legnante, s’intende.
Onestamente, tale somma non sembra “leggermente esagerata”, specie se tale cifra viene messa in relazione al lavoro effettivamente svolto? Lavoro di cui i cittadini frattesi tutti, dovrebbero essere informati nel dettaglio, con una seria e puntuale rendicontazione periodica, ma questa, appare ancora utopia all’ombra della Canapina.
Leggiamo ancora: “Non possiedo terreni edificabili, non ho imprese o interessi personali in gioco!
Qui proprio non comprendiamo il senso delle parole dell’assessora. Dovremmo ritenerlo un messaggio subliminale diretto a qualche amministratore pubblico suo collega? Mah!
E ancora: “Ho costruito relazioni solide con tutti i settori comunali e ho rapporti di rispetto, sia con la maggioranza che con l’opposizione”. E noi questo lo avevamo intuito, ma continuiamo a non comprendere il motivo di tali “giustificazioni”, per altro non richieste.
Segue con “ … amo la mia città e continuerò a difenderla con determinazione! Da chi e da cosa, non è ancora dato a sapersi, visto che nel merito dell’articolo nel quale abbiamo elencato tutta una serie di inquietanti casi, l’assessora non risponde né sugli argomenti, né sul “muro di gomma”, leggasi “clima omertoso” che rende Frattamaggiore, lo ripetiamo ancora una volta, simile alla Corleone degli anni 70.
Nella speranza di aver scelto stavolta una foto più appropriata, in quanto nitida e adeguatamente colorata, noi, e i nostri lettori, restiamo, nonostante tutto, fiduciosi. In attesa di risposte nel merito dei fatti.

l’assessora interessato risponde in modo generico alle osservazione che le sono state mosse. incaricata del delicato, un compito che fa tremare le vene e i polsi, non si sa in virtù di quali competenze. Non per sminuire le sue capacità ” urbanistiche”, ma alcune scelte appaiono assai discutibili, ma al fine di svolgere al meglio un’attività così complessa ritengo che occorra una discreta preparazione professionale. Allora mi chiedo dovrà avrà maturato tali conoscenze ? in quale università o studio professionale ? intanto, per amore della verità, non ho mai ascoltato un suo intervento tecnico in C.C. , né mai gli ingegneri e architetti presenti nell’assise consiliare l’hanno mai chiamata a illuminati pareri. Non è certo questo il miglior modo per difendere la citta, da che cosa poi? dal cemento che la soffoca ? dalle strade dissestate? dal contenzioso con alcune cooperative che vedono il comune in grosse difficoltà? Ecco sarebbe bene entrare nel merito delle questioni.