Marì Muscarà: “Sciopero giusto per Gaza, ma non si possono bloccare i cittadini. Serve chiarezza e rispetto delle fasce di garanzia, sembra che lo sciopero ci sia tutti i giorni”

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“La giornata di oggi, con lo sciopero indetto a sostegno del popolo di Gaza e contro il genocidio che sta commettendo Israele, mette in luce ancora una volta un doppio problema: da un lato il diritto sacrosanto dei lavoratori ad esprimere il proprio dissenso e a manifestare, dall’altro il diritto altrettanto sacrosanto dei cittadini a non rimanere ostaggi di un sistema di trasporto che troppo spesso si rifugia dietro i cosiddetti guasti tecnici per sospendere il servizio senza neanche rispettare le fasce di garanzia.

Ricevo quotidianamente segnalazioni dagli utenti della Linea 1 della Metropolitana di Napoli – spiega la consigliera regionale indipendente Marì Muscarà – che denunciano non solo la mancanza di informazioni chiare sulle ultime corse e sugli orari garantiti, ma anche la sistematica coincidenza dei ‘guasti’ con scioperi, partite del Napoli o giorni critici di traffico.

È evidente che qualcosa non torna. Per questo chiedo un’ispezione seria e trasparente: i cittadini hanno diritto di sapere la verità.

Lo sciopero di oggi nasce da una battaglia giusta e condivisibile: la solidarietà con un popolo che qualcuno vorrebbe sterminare è doverosa. Ma non può essere Napoli a pagare il prezzo con una città interamente paralizzata e senza la possibilità di organizzarsi. Sarebbe molto più incisivo, e forse più efficace, un boicottaggio economico mirato nei confronti di Israele, lo stop alla vendita di armi, piuttosto che l’ennesimo blocco totale dei trasporti cittadini che già hanno gravi problemi. 

Inoltre, ad esempio, a sorpresa, la funicolare di Mergellina pare non abbia aderito allo sciopero per cui “funziona normalmente”, ma questa cosa non è stata preannunciata con chiarezza il giorno prima, ma neanche il giorno stesso, e questo crea agli utenti un disagio incredibile.

La verità è che tra diritti contrapposti, quello al lavoro e quello alla mobilità, si rischia di trasformare lo sciopero in un’arma contro gli stessi cittadini che già subiscono da anni i disservizi di un sistema di trasporto inefficiente “già in sciopero”. È tempo che le istituzioni intervengano per garantire non solo la libertà di sciopero, ma anche la libertà dei napoletani di vivere una città senza disagi sistematici e senza bugie mascherate da guasti tecnici.”

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