Il governo centrale pone condizioni sul riconoscimento dello Stato Palestinese ma l’Italia dei novemila comuni no. Lo riconosce a prescindere dalle condizioni. Si moltiplicano giorno dopo giorno le iniziative delle diverse amministrazioni comunali in tal senso. In brevissimo tempo, nella sola provincia di Brescia se ne sono contati 20 di comuni che hanno lanciato un preciso e perentorio messaggio al governo Meloni.
Nell’area a nord Napoli, dopo il comune di Sant’Antimo, anche a Frattamaggiore si preme in tal senso.
Questa mattina a firmare la richiesta di una assemblea consiliare monotematica indirizzata al presidente del consiglio Aniello Di Marzo, alle commissioni consiliari, al sindaco Marco Antonio Del Prete e a tutti i consiglieri comunali di Frattamaggiore, sono stati i consiglieri comunali Teore Sossio Grimaldi, Nello Rossi, Raffaele Parolisi, Luigi Vitale, Domenico Di Marzo e Francesco Russo.
Un atto che segue la prima richiesta in tal senso, protocollata qualche giorno fa dai soli Rossi, Parolisi e Vitale.
Una azione chiara che si tramuta in atto politico eloquente, in una città dove solitamente non si va oltre le manifestazioni di facciata o al provvedimento amministrativo di convenienza.
Nelle prossime ore sindaco e maggioranza dovranno decidere se accogliere la richiesta dei cinque firmatari oppure glissare per motivi di primogenitura dell’iniziativa.
Una decisione riguardante una questione, apparentemente, di lana caprina ma che potrebbe offrire una chiara chiave di lettura sulle dinamiche che interesseranno le prossime consultazioni elettorali. Quelle regionali prima, e quelle comunali dopo.
