A poche ore dalla presentazione delle liste scoppiano due casi paralleli riguardanti le due opposte candidature “frattesi” che, in un certo qual modo, si contendono il voto all’ombra della Canapina più per non sfigurare che per una vera e propria velleità di essere eletti.
Nel PD a mettere le cose in chiaro con un comunicato dai termini perentori, rilasciato ieri giovedì 23 ottobre è Bruna Fiola candidata al consiglio regionale di Palazzo Santa Lucia, figura centrale del partito della Shlein in Campania che a Frattamaggiore può contare sull’appoggio di un solido gruppo consiliare composto da Nello Rossi, Luigi Vitale e Raffaele Parolisi. Una componente del Partito Democratico che sulla carta, potrebbe contare circa 2.000 voti.
Il Comunicato stampa di Fiola
Fuori chi ha tessera del Pd e si mette in altra lista (ANSA) –
NAPOLI, 23 OTT – “A Frattamaggiore si è verificata una situazione inverosimile e vergognosa, il padre del sindaco iscritto al Pd si è candidato con un’altra lista. Chi ha la tessera del Pd e si mette in altra lista dovrebbe essere messa fuori, perché i partiti non sono taxi”. Lo ha detto la consigliera regionale della Campania Bruna Fiola, ricandidata alle elezioni tra un mese, nel corso del suo intervento alla direzione del Pd. Fiola si riferisce a Vincenzo Del Prete che è del Pd ma si è candidato alle regionali nella lista nella coalizione di centrosinistra “A testa alta”, del governatore uscente De Luca.
“Quello che accade a Frattamaggiore – ha sottolineato Fiola – è inverosimile. Il segretario del Pd di Frattamaggiore Andrea Saviano ho visto che ha scritto sui social di seguire il profilo di Del Prete. Io chiedo di commissariare ad horas il circolo. Gli iscritti al Pd devono essere tutelati da questo nuovo corso. Al Pd in questi anni è stato affidato un ruolo marginale in Regione, ma ora bisogna tutelare gli iscritti del Pd”. Fiola ha chiesto appoggio forte al segretario del Pd della Campania Piero De Luca.
Ma anche a Marco Sarracino, seduto nella platea della direzione, chiedendogli “devi far rispettare gli iscritti del Pd davanti a tutti i tuoi”. Sarracino ha risposto “i miei non esistono e se esistono ora soffrono”. (ANSA)
Una competizione tutta interna al centro sinistra quindi. Un centro sinistra che sotto l’esperta guida del governatore uscente Vincenzo De Luca, è andata ad occupare tutte le caselle utili per far eleggere quanti più consiglieri possibili. Difatti, fra il casertano e il napoletano, l’imponente “transumanza” di ben cento amministratori pubblici, da sinistra in Forza Italia col bene placido di Martusciello, ha letteralmente spiazzato l’elettorato, ma, sono in parecchi ad esserne convinti, porterà buoni frutti a De Luca.
Insomma, si tratterebbe di pura e semplice strategia quella messa in atto dal governatore salernitano, e pazienza per chi ancora vorrebbe dare un senso all’ideologia, materia oramai cestinata in quasi tutto il Paese, mentre, in Campania, negli ultimi vent’anni, non è stata quasi mai motivo di contesa.
“Mentre Atene piange, Sparta non ride”, recitava un vecchio adagio.
Nel centrodestra infatti, anche lì, stava per esserci un cambio di strategia. Il candidato in pectore di FDI, braccio destro del vice ministro Edmondo Cirielli, il costruttore Adamo Guarino, blocca in tipografia i “santini” già stampati col logo del partito della Meloni. Tutto il materiale pubblicitario elettorale stava per essere ristampato col logo della lista del presidente Cirielli, ma l’intervento dello stesso vice ministro ha rimesso le cose a posto.
Un lavoraccio per i tipografi e una preoccupazione in più per i competitor della lista di FDI, dove gli esponenti storici (dal MSI ad AN), avrebbero rivendicato all’On. Marta Schifone, neo commissario del partito in Campania, l’identità come priorità assoluta in occasione della competizione elettorale per Palazzo Santa Lucia. Linea che alla fine, non è passata. Questa mattina infatti, Antonio Iannone ha pubblicato la lista ufficiale sui social. Guarino c’è.

Non si escludono, ad ogni buon conto, ulteriori colpi di scena all’ultimo secondo prima della chiusura ufficiale. Liste e loghi che fra poche ore saranno resi ufficiali fra il palese disorientamento dell’elettorato.
