Anche la comunità Bengalese dice “BASTA” al degrado

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Il 27 ottobre, nel quartiere Don Bosco, centinaia di cittadini bengalesi sono scesi in piazza per protestare contro il degrado e la violenza che colpiscono il quartiere e la Capitale. Al centro della mobilitazione, le parole “pace” e “sicurezza”, dopo l’aggressione di un commerciante bengalese di 47 anni, avvenuta il 17 ottobre in via Flavio Stilicone.

Durante il corteo, i manifestanti hanno denunciato l’aumento di risse e criminalità, ribadendo la volontà di vivere in modo pacifico e civile. Tra le voci più significative quella di Nure Alam Siddique, rappresentante della comunità, che ha chiesto una maggiore presenza delle istituzioni per garantire la sicurezza ai cittadini. Come riportato dalla pagina social “Welcome to Favelas”, accorsa sul posto per documentare la manifestazione: “Ci sono più bandiere italiane in piazza oggi che nelle manifestazioni degli ultimi mesi. I tricolori che hanno fatto da sfondo alla protesta, perlopiù composta da non italiani, è una chiara dimostrazione del desiderio della comunità bengalese di integrazione e rispetto per la nazione in cui vivono.

Un segnale forte, che ribalta completamente gli stereotipi secondo cui la richiesta di maggiore sicurezza sarebbe un tema “conservatore” o di propaganda politica. Sono proprio i lavoratori stranieri, spesso vittime del degrado urbano, ad annunciare l’esigenza di fare qualcosa contro il caos vigente in alcune zone della Capitale.

 

 

 

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