CAIVANO. “Strade, illuminazione pubblica, rinnovamento”, sono le priorità di Orsella Russo che aderisce a “Caivano Conta” Donne e politica. Incontro con l’ex consigliera comunale che si candida con la nuova classe dirigente. E’ un cuore gialloverde: ha esultato insieme ai tifosi per la vittoria della Boys

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Si parla tanto di donne in politica, spesso però in lista finoscono sempre per essere “riempitive” o magari per trainare altri candidati maschi. Non è stato il suo caso.Questa settimana abbiamo incontrato, l’ex consigliera comunale Orsella Russo, avvocato, consulente della Regione Campania, giovane mamma di una bambina. E’ espressione della nuova classe dirigente, la prima volta è stata eletta all’opposizione del fallimentare governo del campo largo. Non ha esitato un attimo a dimettersi e mettere fine all’amministrazione poi travolta dalle inchieste. Nelle vene di Orsella Russo scorre il sangue “caivanese” come per la sua famiglia. 

Con lei dobbiamo cominciare obbligatoriamente dalla grande vittoria della Boys Caivanese che è stata promossa in Eccellenza. Come ha vissuto questa vittoria considerando che l’attuale Presidente del sodalizio è Giacinto Russo, sportivo, cuore gialloverde e soprattutto suo padre? Se è possibile, vogliamo sapere che vi siete detti a casa, poiché abbiamo visto le emozioni, anzi le palpitazioni del Presidente sugli spalti.

Sono davvero felice della possibilità di tornare a parlare della nostra Caivano, dopo gli sconvolgenti e drammatici fatti di cronaca che hanno interessato la nostra comunità, e sono anche felice di poter parlare finalmente di un traguardo – la promozione in Eccellenza della Boys – che ha regalato momenti di gioia a tanti concittadini, fieri e orgogliosi del successo conseguito.

Non le nascondo che gli aneddoti e i racconti di mio padre della “Boys Caivanese” sono tra i momenti che preferisco, quando accade vedo in lui un’emozione sincera e tanta voglia di riscattare la nostra città anche attraverso i risultati sportivi.  Appena rientrati a casa dopo la vittoria non sono mancate le riflessioni, in cui si sono evidenziati i tanti sforzi di programmazione e organizzazione messi in campo. Vincere – ovviamente – non è mai facile, c’è necessità di avere la disponibilità di un gruppo di dirigenti capaci che si  stringano attorno ad un progetto, che lo condividano e soprattutto che ci credano, e la Boys ha avuto una grande squadra intorno.

Per lui, la boys Caivanese è sempre stata una seconda pelle, è stato il Presidente del centenario e già nel lontano 1994 vinceva il campionato di Eccellenza portando la squadra in serie D, traguardo storico, mai raggiunto fino a quel momento.

Tutti gli sforzi  fatti  vengono compensati dalle vittorie e il vincolo che si crea con i tifosi ti spinge ad andare sempre avanti.

Tutti i sabati trepidavo in attesa del risultato finale e per nostra fortuna la Boys non ha mai deluso, fino al noto finale thriller che ha indotto tifosi e dirigenti, insieme alla squadra, a stringersi in un tutt’uno per raggiungere l’agognato e meritato obiettivo.

Nonostante  il  bellissimo cammino, l’emozione dello scorso 12 aprile è stata davvero unica, e come migliaia di caivanesi, ero allo Stadio Papa per gridare ancora una volta forte FORZA BOYS CAIVANESE e dare forza ai ragazzi che tanto ci hanno fatto sognare.  Al triplice fischio finale ho abbracciato mio padre ben consapevole di cosa significasse per lui raggiungere questo traguardo e non sono mancate le lacrime di gioia e commozione. Spero che le stesse energie positive possano esprimersi anche nella costruzione della prossima proposta politico-amministrativa per la città, creando comunità e senso di appartenenza, mettendo al servizio di Caivano le migliori energie e tutta la passione che ha dimostrato di avere”

Un peccato festeggiare sul campo della città limitrofa e non in casa…..

Le vicende che riguardano lo Stadio Faraone sono lunghe e complesse. A  nostro modo di vedere, lo dicemmo anche in consiglio comunale, l’Amministrazione sciolta per infiltrazioni camorristiche avrebbe dovuto dedicare fondi per la riqualificazione del campo Faraone,  per le nostre radici, ma com’è noto, hanno preferito un nuovo progetto incuranti della nostra storia.

Il  nuovo  Stadio per la vecchia amministrazione sarebbe dovuto sorgere in località Sant’Arcangelo con un Project Financing che – come denunciato in consiglio comunale – non avrebbe visto mai la luce. L’incuria e l’incapacità mostrate, connesse allo stadio Faraone, sono le stesse che l’Amministrazione ha dedicato, forse volutamente, agli sport cosiddetti “minori” non prevedendo la costruzione di ulteriori piste ciclabili per i Runners e di un palazzetto funzionale per le ASD di volley e basket cittadine, che pure tante soddisfazioni ci stanno regalando.

Il Commissario Straordinario, Fabio Ciciliano, all’interno del piano di riqualificazione cittadino, ha individuato l’area, e sta lavorando per la costruzione del nuovo stadio nonostante vi siano stati problemi burocratici che adesso sembrano risolti.

Ovviamente, da tifosa gialloverde, la speranza è che il  prossimo  campionato  venga disputato nella nuova struttura di Caivano, lo merita la squadra, la dirigenza e lo meritano i caivanesi.

Restiamo in tema identitario. Sebbene la polemica sulla residenza abituale sia sterile in un mondo globalizzato che riesce ad unire distanze di migliaia di chilometri in poche ore, serpeggia sempre il vociare di quale detrattore sul fatto che lei non sia autenticamente caivanese, ma che si candidi per governare la città. Noi sappiamo bene che non userà il politichese.

Si tratta di odiatori seriali. Persone abituate a spargere veleno.  Mi  dispiace  usare questi termini ma se l’unica polemica politica, nei miei anni di  mandato è  quella della residenza, allora posso essere soddisfatta di me stessa e del lavoro che con il mio gruppo ho messo a disposizione della città.

Sono orgogliosamente caivanese e sfido chiunque a dire il contrario, anche se risiedo a Napoli.

Qui c’è la mia famiglia, i miei affetti, il mio studio legale, qui lavora mia madre da decenni, e mio padre ha tutti suoi amici. Caivano è da sempre casa mia, e lo sarà ancora  a lungo al netto delle polemiche sterili.Amo questa città e vorrei vederla riscattata. Il mio impegno è totale, ed il servizio alla città che da sempre profondiamo è la cifra del nostro amore e della nostra storia.

Non intendo smettere proprio in questo momento di rinascita.Credo che vivere la città, rispettarla, onorarla e mettere a disposizione di essa tutte le esperienze e competenze maturate, sia la dimostrazione di amore più grande che si possa esprimere, si potrebbe essere al contrario residenti e non avere la minima cura del  proprio  territorio,  essere indifferenti e distaccati, tra le due possibilità non ho alcun dubbio sul cosa scegliere”.

Dopo tutto quello che è successo c’è ancora una parte della vecchia classe dirigente che tenta di ritornare, di mischiare le carte per far sembrare tutti uguali, che vuole far apparire la giovane classe dirigente in qualche modo responsabile del disastro. Cosa risponde a quanti tentano di tirarvi dentro la pozzanghera?

Le carte parlano chiaro, sono note le responsabilità personali. C’è  chi ha   partecipato  allo scempio del nostro paese, e chi  invece  ha  fatto  ferma opposizione, denunciando nelle sedi competenti ed in consiglio comunale, quanto stava accadendo.

Io non mi sento assolutamente coinvolta nelle brutte vicende di cronaca giudiziaria verificatesi nel recente passato nella nostra città, così come i tanti giovani della nostra coalizione che hanno partecipato al momento elettorale del 2020. C’è un’ intera classe dirigente che oggi cerca di riaccreditarsi, senza aver mai avviato una riflessione pubblica e critica su quanto accaduto, senza aver avuto il coraggio di chiedere scusa alla comunità e senza riconoscere le proprie responsabilità politiche nei fallimenti dei vari governi cittadini che si sono susseguiti.

Siamo pronti a mettere in campo un’iniziativa politico-amministrativa seria, con regole chiare che possa garantire la selezione di una classe dirigente rinnovata, e possa normalizzare il governo ed il dibattito cittadino. Il pre-requisito sarà quello del ripristino della legalità, e il manifesto valoriale della proposta sarà a breve presentato in un’apposita conferenza stampa.

La ritroveremo candidata nel progetto politico che vede l’affacciarsi di una nuova compagine politica di giovani competenti. Il programma è condiviso, e senza dubbio lei potrà dare il suo contributo personale.

Quali potrebbero essere le sue priorità?

“Le priorità sono tante, il Paese ha bisogno di una attenta programmazione e di persone competenti che si occupino della riqualificazione di tutto il territorio ma, prima di ogni cosa,  bisogna connettere Caivano alla città metropolitana di Napoli in modo sostenibile, la nostra città dev’essere parte integrante di una rete di mobilità moderna. Sarà cruciale e determinante realizzare un collegamento efficiente con la stazione TAV di Afragola e di potenziare le connessioni da e verso Napoli affinché si possa garantire ai caivanesi la possibilità di studiare, lavorare e viaggiare. Il potenziamento dovrà servire anche per valorizzare tutto quanto è stato realizzato nel piano di riqualificazione  urbano, mi  riferisco al Polo della cultura, il centro sportivo polivalente e soprattutto alla nuova sede universitaria sorta nella nostra città, fiore all’occhiello della rinascita caivanese.  Dovremmo dedicare la nostra attenzione anche al ripristino del manto stradale ed all’efficientamento della pubblica illuminazione.  Il mio impegno sarà quello di sostenere il rinnovamento tanto agognato dai nostri concittadini.

Dal punto di vista del posizionamento politico, tengo a precisare che la lista che mi vide protagonista insieme ad altri e che ebbe quale mentore mio padre Giacinto Russo e l’architetto Enzo Angelino nasceva in un momento  contingente, per   produrre il massimo  per supportare il nostro candidato a sindaco.  Oggi, dopo che per anni ho frequentato un gruppo  di  giovani, molti anche amici nella vita di tutti i giorni, con i quali condivido le stesse scelte e gli stessi obiettivi,  mi sembra naturale l’approdo e la conseguente convergenza in un progetto unico che garantisca la continuità del nostro percorso politico all’interno del gruppo di Caivano Conta”.

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