Dopo la vicina Sant’Antimo, a nord di Napoli, anche a Frattamaggiore finalmente qualcosa si muove. Sono comunque centinaia in queste ore le amministrazioni comunali che stanno lanciando chiari e forti messaggi al governo Meloni. Riconoscono tutti lo Stato di Palestina. Una vera e propria rivoluzione dal basso come non si vedevano da decenni. Certo, in mezzo alla forte volontà di un popolo l’insidia di facinorosi ed estremisti il cui obiettivo è solo quello di dar sfogo ai propri reconditi e animaleschi istinti, è dietro l’angolo.

A Frattamaggiore, forte di una lunga tradizione democratica ed inclusiva, non poteva far mancare la sua forte ed autorevole voce. E lo fa con quella di tre consiglieri comunali che più volte hanno dimostrato di poter essere autonomi forti delle loro idee.
Raffaele Parolisi, Luigi Vitale e Nello Rossi, tutti consiglieri di un iper frammentato Partito Democratico frattese, hanno stamattina protocollato e inviato agli organi competenti, la richiesta di un consiglio comunale per il riconoscimento della Palestina come Stato.
Una lodevole iniziativa che a Frattamaggiore anche se potrebbe apparire ai superficiali, “iniziativa di poco conto”, riporta invece prepotentemente in auge un aspetto fondamentale che è essenza vitale della politica stessa: “l’idea”. Le Idee, e non le “ideologie”, termine usato come se fossero alimenti andati a male.
Quelle stesse idee che sono stati capaci di far riflettere facendo tornare sui suoi passi addirittura il governo centrale di centro destra, evidentemente scandalosamente schiacciato sulle posizioni trampiane e filo sioniste, specie sulla questione israelo-palestinese. E non è affatto cosa da poco.
Per dovere di cronaca, c’è da registrare che in settimana, anche il sindaco Marco Antonio Del Prete si è mostrato favorevole ad iniziative in tal senso, non disdegnando di lasciarsi immortalare con autorevoli personaggi storici della sinistra frattese stringendo nelle mani la bandiera palestinese.

