A Frattamaggiore i deluchiani di A Testa Alta “sfrattano” il PD Costretti a riunirsi nella sede del partito democratico di Grumo Nevano i consiglieri convocati dal neo commissario Gaetano Visani. L’ex segretario cittadino non restituisce le chiavi. Iscritti increduli.

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Comincia subito in salita il lavoro per il neo commissario della sezione del Partito Democratico di Frattamaggiore Gaetano Visani, difatti, a poche ore dal suo insediamento, scoppia subito la prima grana.

La porta della sede che affaccia su corso Francesco Durante è chiusa a doppia mandata, e l’ex segretario commissariato Andrea Saviano, sembra che di restituire le chiave non ci pensi proprio. “Le utenze qui le pago io” sembra che avrebbe esclamato nel momento in cui si era palesata la necessità di una riunione d’urgenza del gruppo consiliare del partito della Shlein di Frattamaggiore. Una reazione che comunque non avrebbe meravigliato più di tanto coloro che da anni denunciavano una conduzione familiare del partito in città.

A qualcuno è tornato in mente di quando da ragazzini si andava a giocare a pallone sui campetti di periferia, dove al proprietario del pallone (solitamente il più scarso), veniva impedito di tirare il rigore, e lui, per ripicca, andava a casa portandosi via anche il pallone. In questo caso, la chiave della sede del partito che conta ben dodici consiglieri comunali in seno all’amministrazione della città.

Poco male, avrebbe esclamato il neo commissario, che ospiterà questa, nella sede del PD di Grumo Nevano, i consiglieri convocati.

Della faccenda, poco sembra preoccuparsene il candidato fra le fila di “A Testa Alta” Enzo Del Prete, papà del sindaco della città che, grazie alla sua innata affabilità e simpatia, il 2 novembre, giorno dei morti, lo trascorre fra abbracci, incoraggiamenti e strette di mano, lungo il corso principale della città distribuendo santini.

Intanto mancano venti giorni al responso delle urne per le regionali dove in città si scommette sul derby Guarino-Del Prete. Una partita che a seconda del risultato personale di ognuno dei due, potrebbe aprire, in occasione delle comunali del prossimo anno, scenari del tutto inediti all’ombra della Canapina.

Nel frattempo sono già partiti a razzo i galoppini con in tasca addirittura quattro diversi “santini”. Uno spettacolo che comunque vada a finire, sarà per tutti un successo.

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